Assium – Associazione Italiana Utility Manager

Il Decreto Bollette ora è legge

decreto bollette

Il Decreto-legge 30 marzo 2023, n. 34, ribattezzato Decreto Bollette, è stato convertito in legge: ma quali sono le misure concrete ed effettive per quanto riguarda il settore energetico e i risparmi di famiglie e imprese? Ecco un riassunto 

Sono stati prorogati anche per il secondo trimestre 2023 i crediti d\’imposta per l’acquisto di energia e gas e confermati i destinatari del bonus sociale per elettricità e gas.

Sulla Gazzetta Ufficiale è stata pubblicata in data 29 maggio la Legge n. 56/2023, che ha convertito il Decreto-legge 30 marzo 2023, n. 34, ribattezzato “Decreto bollette”, che si occupa di “Misure urgenti a sostegno delle famiglie e delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, nonché in materia di salute e adempimenti fiscali”. 

La dotazione finanziaria prevista per questa manovra è pari a circa 5 miliardi di euro e prevede l’ulteriore proroga di alcune misure contro il caro energia in vigore dall’anno scorso, il cui termine era stato spostato dalla Legge di Bilancio 2023 al 31 marzo. Qui rientra il Bonus sociale bollette, prorogato per il secondo trimestre 2023, sempre con la soglia ISEE estesa a 15 mila euro. Inoltre, in tema di gas, il taglio dell’Iva al 5% è stato prorogato, così come la riduzione degli oneri di sistema e anche i crediti di imposta per le imprese, ma secondo un nuovo sistema. 

La grande novità sta nel Bonus riscaldamento, una misura di sostegno a famiglie e imprese durante i mesi invernali, che non ha tetto di reddito, quindi erogato a quota fissa, attivo dal 1° ottobre al 31 dicembre 2023. 

Ma vediamo da vicino le misure che riguardano il settore energetico e il risparmio in bolletta. 

Sconti sulle forniture di gas 

Il taglio dell’Iva per il gas resta al 5% e l’azzeramento degli oneri di sistema sarà prorogato da fine marzo al secondo trimestre 2023. L’Iva al 5% si continua ad applicare anche al teleriscaldamento e alle somministrazioni di energia termica prodotte con gas metano.

Prorogato il Bonus bollette 

Il bonus sociale bollette per i nuclei familiari con ISEE fino a 15 mila euro viene prorogato al secondo trimestre 2023. Il limite si alza a 30 mila euro per i nuclei familiari con quattro o più figli a carico, arrivando per questi alla proroga a fine 2023.

Le singole agevolazioni saranno definite da ARERA, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, tenendo conto dei risparmi derivanti dall’effettivo utilizzo delle risorse destinate al contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nei settori elettrico e del gas naturale per l’anno 2022.

La vera novità è il Bonus riscaldamento 

Ecco in cosa consiste nella pratica il Bonus Riscaldamento: è un contributo mensile che verrà erogato in quota fissa, senza tener conto del reddito, differenziato però in base alle zone climatiche, a tutti i clienti domestici residenti, dal 1° ottobre 2023 al 31 dicembre 2023. Questo aiuto economico è una compensazione delle spese sostenute per il riscaldamento, ma nei casi in cui “la media dei prezzi giornalieri del gas naturale sul mercato all’ingrosso superi la soglia di 45 euro/Mwh”, si legge nel testo ufficiale. Presto saranno resi noti i provvedimenti attuativi del testo di legge, con un decreto del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, per quanto riguarda la definizione dei criteri di assegnazione del contributo. Mentre invece le modalità applicative della misura e la definizione dell’importo saranno in capo ad ARERA.

Prorogati i crediti d’imposta

Prorogati al secondo trimestre 2023 anche i crediti di imposta per le imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale. Nel comunicato stampa emesso dal governo, si legge che i crediti di imposta “sono utilizzabili esclusivamente in compensazione entro la data del 31 dicembre 2023, non concorrono alla formazione del reddito d’impresa né della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) e sono cumulabili con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile dell’IRAP, non porti al superamento del costo sostenuto”. Le imprese potranno continuare a usufruire dei crediti d’imposta del 40 e del 45% se nel primo trimestre 2023 hanno riscontrato un aumento dei prezzi di energia elettrica e gas di almeno il 30% rispetto allo stesso periodo del 2019. Infine, i crediti di imposta possono essere ceduti a banche o altri intermediari finanziari.

Decreto Bollette: il commento da parte delle associazioni consumatori

Assium è un’associazione che in primis si schiera al fianco dei consumatori, battendosi affinché il mercato del settore energetico sia sempre più caratterizzato da figure professionali competenti e trasparenti. 

Per questo, ci allineiamo al commento rilasciato a fine marzo dalle associazioni consumatori italiane (Adiconsum, Adoc, Adusbef, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Movimento Consumatori, Udicon), quando ancora il Decreto Bollette non era legge: «La situazione ancora incerta dei mercati energetici e l’inflazione superiore al 9% avrebbero richiesto il mantenimento dell’azzeramento degli oneri di sistema anche per le bollette dell’energia elettrica».

Oggi che è diventato legge, il malcontento non accenna a diminuire: «Una legge dannosa per le famiglie e per il Paese, che riesce nell’impresa di peggiorare l’andamento dell’economia» – ha commentato Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

Sulla stessa lunghezza d’onda è il Presidente di Assium, Federico Bevilacqua, che ha commentato: «La pressione delle bollette degli utenti, privati e aziendali, iscritti alla nostra associazione, è ancora molto alta. Quello che possiamo e vogliamo fare è mettere al servizio dei consumatori, delle aziende e delle pubbliche amministrazioni gli Utility Manager certificati, i più competenti e aggiornati e dunque capaci di muoversi in periodi di cambiamenti e continuo adeguamento normativo come quello che stiamo vivendo – e di proporre soluzioni sostenibili. Per fortuna, non siamo soli nel perseguire questo obiettivo: facciamo parte di una rete di associazioni virtuose, – che comprende A.R.T.E. Associazione di Reseller e Trader dell’Energia, Assoben, Confassociazioni e Consumerismo – che si occupa di promuovere, valorizzare e rappresentare i professionisti che operano nel mercato delle utilities, distinguendosi per la serietà e la trasparenza nella relazione con il consumatore, la cui tutela resta il fulcro del nostro lavoro. 

Siamo sempre disponibili al dialogo e all’apertura verso tutti gli organismi, le imprese e le società operanti nel settore e non solo: abbiamo bisogno di sostegno ed energia nella difesa di diritti dei consumatori di servizi fondamentali, come luce, gas, telefonia e Internet. Impegnarsi per il bene degli altri significa impegnarsi anche per il proprio». 

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