Assium – Associazione Italiana Utility Manager

Utility Manager certificato: una nuova storia che scriviamo insieme

L’Utility Manager certificato nasce ufficialmente, in Italia, il 16 aprile del 2020 con la pubblicazione della norma UNI 11782 del 2020 che definisce i requisiti che distinguono il professionista che svolge questa attività.

Rientra nelle cosiddette “Attività professionali non regolamentate”  il Manager delle utenze (Utility Manager)  e nella norma vengono specificati i presupposti di conoscenza, abilità e competenza. 

I professionisti che intendono svolgere l’ attività di “manager delle utenze”, devono possedere tali requisiti, riconosciuti dopo specifico percorso di formazione e superamento dell’ esame finale

A partire da questa norma, la disciplina dell’utility management inizia una evoluzione che porta, giorno dopo giorno, all’ affrancamento da uno stile commerciale vecchio, centrato sulla semplice vendita del contratto. L’Utility Manager certificato scrive una nuova storia per questo mercato, proponendosi come consulente di fiducia, mettendo al centro della relazione la soddisfazione e la sicurezza del proprio cliente.

Utility Manager certificato: obiettivi

L’Utility Manager certificato persegue l’obiettivo di operare cambiamenti migliorativi, realizzare la piena sostenibilità ecologica ed economica per le famiglie e per gli imprenditori alle prese con la gestione delle fatture di luce, gas e telefonia. È impegnato a nutrire una relazione di fiducia e duratura con i propri clienti. I due pilastri di questa relazione sono:

Da questa solida base parte il lavoro per la costituzione del Registro Professionale degli Utility Manager.

La norma UNI 11782 del 2020, una rivoluzione per le utilities. 

Il 16 aprile del 2020 con la pubblicazione della norma UNI 11782:2020 nasce la figura del manager delle utenze, ossia l’Utility Manager.  Come Associazione siamo stati parte proponente, lavorando al tavolo di lavoro che, dopo due anni di coordinamento,  ha portato alla pubblicazione della Norma di cui riportiamo, con orgoglio gli estremi in entrata in vigore:

Norma numero: UNI 11782:2020

Titolo : Attività professionali non regolamentate – Manager delle utenze (Utility Manager) – Requisiti di conoscenza, abilità e competenza

Commissioni Tecniche: [Attività professionali non regolamentate]  [Manager delle Utenze (Utility Manager)

Sommario : L’attività normativa si prefigge lo scopo di definire i requisiti relativi all’attività professionale dell’Utility Manager. Detti requisiti saranno specificati in termini di conoscenza, abilità e competenza in conformità al quadro europeo delle qualifiche (European Qualifications Framework – EQF) e comprendono inoltre gli elementi per la valutazione e convalida dei risultati dell’apprendimento.

L’ introduzione di questa norma, riconosce, per la prima volta,  l’esistenza di una figura professionale competente che agisce nel settore delle utilities proponendo un servizio di consulenza di alto valore aggiunto per i propri clienti. Una vera e propria rivoluzione, destinata ad evolversi nei prossimi anni grazie al nostro lavoro di divulgazione e informazione sulla norma.

Scendendo nel dettaglio la norma Uni 11782 del 2020, individua circa 41 conoscenze, 42 abilità e 15 competenze in conformità al quadro europeo delle qualifiche (European Qualifications Framework – EQF, Raccomandazione 2017/C 189/03 del 22 maggio 2017). La massima espressione del manager delle utenze è racchiusa in 5 fasi e in 11 compiti definiti, che all’interno del mercato assicurano ciò di cui i consumatori hanno più bisogno, cioè professionalità e trasparenza: i valori che generano la fiducia.

Il percorso che un Utility Manager deve seguire per accedere alla certificazione prevede:

  • 2 anni di esperienza sul campo;
  • Almeno uno o più corsi formativi per un numero di ore complessivo non inferiore a 24 ore su tematiche afferenti alla professione;
  • Un titolo EQF 4 (per esempio il diploma di scuola superiore).

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