Assium – Associazione Italiana Utility Manager

L’unione fa la forza alla convention di Assium: insieme andiamo verso il futuro

convention Assium 2023

In che modo il fil rouge dell\’evento \”L\’unione fa la forza. Insieme verso il futuro\” ispira manager, professionisti e CEO nella realizzazione di obiettivi condivisi? In che modo una figura specializzata come l\’utility manager certificato UNI 11782:2020 può contribuire a creare valore nella comunità e favorire uno sviluppo sano e positivo per il settore delle utilities? Qual è il ruolo di Assium, in questa cornice? Se n’è parlato durante la convention annuale degli Utility Manager, che a gran voce chiedono tutela per i consumatori, attraverso l’istituzione di un albo professionale, garanzia di trasparenza e competenza

L’edizione dei record: questa è stata la terza convention Assium, dal titolo “L\’unione fa la forza. Insieme verso il futuro”, che ha riunito imprenditori, manager e operatori del settore presso la sede di Confindustria al Kilometro Rosso di Bergamo, per parlare di comunità e costruzione delle competenze attraverso la norma UNI 11782:2020, che di fatto tre anni fa ha istituito la figura dell’Utility Manager, e di come l’associazionismo virtuoso abbia un impatto positivo sulla collettività.

Oltre 200 gli iscritti all’evento; 17 gli speaker che si sono alternati sul main stage con speech e talk show formativi e ispiranti; 16 sponsor e 11 partner che hanno sostenuto l’evento. Risultato? Una giornata di confronto, di networking e di formazione come ancora non ce n’erano state nella storia del settore energetico e delle utilities. 

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Tanti i temi affrontati sul palco, a partire dall’importanza strategica dell’Utility Manager per le aziende, figura capace di creare valore non solo economico, ma anche umano. Argomento al centro della prima tavola rotonda moderata dal giornalista Alessandro Plateroti, editorialista TG4 e Radio24, Direttore Newsmondo.it, co-conduttore della convention insieme a Francesca Favotto, giornalista di costume e communication expert, che ha coordinato nelle esposizioni Roberto Bressan M&A Director – Trasporti Romagna S.p.a., Janko Peneff Head of Global Procurement Dompé farmaceutici, Uberto Selvatico Ceo di Isaf Group e di Anselmo Group, Vincenzo Campa Direttore Rete Vendita di Enegan S.p.A, Giuseppe Sini Direttore della BU Enterprise e SME di Retelit. Per tutti questi capitani d’azienda, l’avvalersi di una figura come l’Utility Manager all’interno della propria realtà, ha fatto la differenza: «L’utility manager certificato ha le giuste competenze per cercare valore, ma anche per proporre le soluzioni più sostenibili all’interno di un’azienda», ha spiegato Roberto Bressan, pensiero sostenuto anche da Uberto Selvatico, che ha aggiunto: «Un utility manager certificato UNI 11782 svolge un ruolo cruciale nel creare valore nella comunità attraverso una gestione efficiente delle risorse e un\’impronta sostenibile. Contribuisce al progresso del settore delle utilities promuovendo pratiche che favoriscono uno sviluppo sano e positivo, garantendo al contempo la soddisfazione delle esigenze della comunità». 

Una scelta, quella di avvalersi dell’Utility Manager, che prevede lungimiranza e voglia di mettere in campo valori che non siano solo quelli economici: «Possiamo contare su una rete di partner sul territorio che sostengono la trasformazione digitale del tessuto imprenditoriale italiano e delle PMI proponendo le nostre soluzioni. In questo senso, è per noi prioritario il senso di unione, condivisione e integrazione per il nostro successo futuro», commenta Giuseppe Sini, esponendo un pensiero che trova allineato anche Vincenzo Campa: «L\’energia costituisce una materia prima, così come la farina per il pizzaiolo. È importante avere la possibilità di dare ai nostri venditori, che sono circa 800, quella formazione tale da non vendere solo una tariffa, ma un risparmio per il consumatore. Condividiamo con Assium l\’approccio etico».

«In un momento storico come quello che stiamo vivendo, affidarsi a un utility manager con competenze verticali, è diventato necessario per le aziende, è sempre più un vantaggio competitivo, specialmente in questo contesto socio economico e geopolitico», conclude Janko Peneff, portando all’attenzione del pubblico i risultati ottenuti in Dompé farmaceutici. 

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Un altro tema importante, che rientra in quello dell’inclusione, è quello della digitalizzazione: a sottolinearlo è stato Paolo Mutinelli Head of Solutions & Go to Market di Eolo con il suo speech ispirazionale dal titolo Digitalizzazione e inclusione, la sfida del futuro! In un Paese come l’Italia, formato da un tessuto di grandi città, ma anche di piccole realtà di periferia, è fondamentale non lasciare indietro nessuno: «la sostenibilità fa rima con redistribuzione della ricchezza sul territorio, che significa più possibilità per tutti. Il profitto è importante, senza risorse economiche nessuna attività si regge in piedi, ma è fondamentale saper restituire al territorio quanto si ottiene. E chi basa tutto il proprio successo esclusivamente sul denaro guadagnato, non sarà sostenibile ancora per molto».

Spazio anche all’acqua, non solo come risorsa, ma anche come costo da fatturare: è stata la prima volta che si è affrontato il tema in Assium, anche in relazione all’Utility Manager. Nello speech L\’acqua è un bene comune: l’utility manager è strategico per sostenibilità e risparmio idrico Ettore Acerbis, Direttore tecnico di Acque Bresciane, ha dichiarato che l’utility Manager «è una figura importante per guidare il cliente nelle scelte relative al risparmio idrico, e all’eventuale recupero dell’acqua utilizzata».

Graditissimo ritorno sul palco, quello di Giuseppe Dell’Acqua Brunone, Ceo di Revoluce e di Stantup, che nel suo speech formativo #Nextstep -> Rivoluzione multiutility ha rivelato quale sia il #nextstep che dobbiamo compiere tutti insieme, utility manager e non solo: «L’Intelligenza Artificiale non è più fantascienza, è realtà. Oggi con un click un software può fare quello che noi facciamo in più passaggi. Ergo, occorre migliorare i processi, condividendoli e non essendone gelosi. Oggi il mercato energetico è dominato da un oligopolio di colossi: occorre che i piccoli operatori facciano massa critica per fare proposte o dire la propria sulle normative. Insieme si porta valore aggiunto, linfa al settore… Sono finiti i tempi in cui ci si faceva la guerra: se vogliamo tornare a mangiare pane e non le briciole rimaste sotto al tavolo, occorre unirsi».

Orecchie ben aperte per il secondo talk show della giornata, “L’Utility Manager certificato dalla parte dei consumatori nella lotta al telemarketing illecito”, moderato dal divulgatore e presidente di Consumerismo Luigi Gabriele. Un tema molto caro anche ad Assium, che proprio a luglio, si è impegnata in prima persona, firmando l’interpellanza parlamentare per denunciare il furto illecito di dati del SII, utilizzati poi in modo fraudolento per fare telemarketing illegale. Alla tavola rotonda hanno partecipato i rappresentanti delle principali associazioni che in Italia si occupano di utilities e consumatori: Diego Pellegrino portavoce di A.R.T.E, Leonardo Papagni Presidente di AssoCall-Confcommercio, Luca Scarabosio Managing director e Vice Presidente di Assocontact, Gianluca di Ascenzo Presidente di Codacons, che è intervenuto in collegamento da Roma.

Durante il dibattito sono emersi alcuni spunti interessanti: «l’Utility Manager, può essere la chiave per risolvere le pratiche scorrette. La direzione giusta, è quella della competenza e della professionalità, unire le forze per un futuro davvero migliore è l’unica strada davvero e unicamente percorribile», ha introdotto Luigi Gabriele, lasciando poi la parola a Diego Pellegrino, che ha rimarcato come «la corretta formazione di un mercato complicato come quello dove noi lavoriamo insieme ad Assium è fondamentale, quindi mantenere una grande formazione sia del cliente finale che di chi lo deve seguire è per noi elemento distintivo e significativo al quale dare grandissima enfasi nel futuro». Luca Scarabosio invece ha sottolineato che «La lotta al telemarketing selvaggio passa anche per una crescita della professionalità delle risorse del call center. L’unione fa la forza perché l’utility manager può rappresentare un modello a cui tendere». Gianluca di Ascenzo ha rilevato che «il settore delle utilities ha bisogno di figure preparate e specializzate. La certificazione delle competenze è il modo per valorizzare la professionalità, ma anche di dare trasparenza e fiducia a chi si relazione con l\’utility manager certificato». Infine, «la problematica oggi sono i call center illegali, comprano dal mercato nero le utenze, non avendo responsabilità del consenso degli utenti. L\’impunità è quasi certa, questo è il problema di questo settore. Il lavoro di Assium e degli utility manager certificati può essere la soluzione», ha concluso Leonardo Papagni. 

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Tematiche e obiettivi operativi importanti, che però restano terreno arido, se non corroborati da un atteggiamento di protensione verso il cliente: una suggestione portata sul palco da Daniele Viganò, scrittore e speaker internazionale: «Dovete ascoltarlo davvero, farlo sentire importante. Una persona si potrà scordare di quello che le avrete detto, ma mai di quello che farete per lei, e ancora meno di come l’avrete fatta sentire. E poi, impariamo a fare squadra: qualsiasi imprenditore o imprenditrice può fare risultati solo se al suo fianco ha una grande squadra».

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«Non esiste altro che una dimensione di collettività, è per questo che è molto importante comprendere che l’unione fa la forza – aggiunge Oscar di Montigny, scrittore, divulgatore e keynote speaker internazionale su Innovazione, Sostenibilità, Umanesimo – L’utility manager, soprattutto se certificato, è potenzialmente un portatore “sano” e consapevole di humanovability. È una figura nuova nel panorama organizzativo aziendale, e come tale è un\’occasione unica: una persona capace di essere al contempo sia innovativa che necessariamente sostenibile». Un monito che ha rivolto dal palco a tutti gli utility manager presenti in sala, invitandoli anche a essere innovatori rivoluzionari: «Il sistema va rotto e cambiato da dentro. Il sistema in cui operate, dovete cambiarlo voi. Ogni singola utility. Ogni singolo Mario Rossi».

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Una visione che del resto il Presidente di Assium Federico Bevilacqua aveva già in mente tre anni fa, quando fondò l’Associazione Italiana Utility Manager. Anzi, più che in mente, dovremmo dire nel cuore: «Assium è nata con uno spirito preciso: l’unione di testa, muscoli e cuore, che genera la forza. Il cuore va messo al primo posto, con l\’intento di migliorare, in primis, noi stessi come persone e poi tutelare i consumatori divulgando e promuovendo professionisti e aziende certificate: in questo mondo porteremo valore all\’intero settore e alle comunità». 

Un’intenzione che sta trovando sempre più riscontro nei fatti, confermando la bontà della sua intuizione: in chiusura Bevilacqua ha letto la lettera del Comune di Empoli che ha accolto la proposta di inserimento nella pianta organica dal 2024 dell’utility manager dopo quella dell’energy manager con l’intento di ottimizzare i costi delle utenze. Una grande conquista verso un\’amministrazione sempre più trasparente.

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Un evento insomma, che ha lasciato il segno e che ha aperto nuove strade, realizzato anche grazie a partner che condividono con Assium i valori di Etica, Professionalità e Formazione, primo fra tutti il main sponsor Eolo Spa; poi Retelit, NoiEnergia, Teslatel, Fbc Italia, Enegan, Zucchetti, Utilità, Golden Group, EnergieChiare, TEA Energia, Gruppo IMA Italia Assistance, TNotice, AGN, GLserVIS, Brokery, IES. Accanto a questi, i media partner: Italiaonline, Newsmondo.it, CanaleEnergia.com e dulcis in fundo, l’organizzazione di Ila Malù, agenzia eventi e design studio.

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