Durante “ABC del Reseller”, l’evento organizzato da Stantup, ci si è focalizzati sull’importanza di trasformare il venditore in consulente, qualcuno che sappia accompagnare il cliente nel percorso di gestione delle utenze. Alla prima convention di A.R.T.E., invece, focus sulla crisi del mercato di gas e luce. La soluzione? «Scommettere sull\’innovazione e sulle note capacità del nostri ricercatori di riformare i processi industriali, per evitare una seconda dipendenza dalla Cina»
Lo scorso mese, Assium, rappresentata dal Presidente Federico Bevilacqua, ha avuto il piacere e l’onore di partecipare a due eventi molto importanti per il settore energetico e delle utilities, che non solo hanno creato un’occasione preziosa di incontro e di fare networking, ma hanno anche fatto il punto in modo preciso e competente sulla situazione in cui versa il mercato dell’energia, e di conseguenza delle utenze, in questo momento.
ABC del Reseller a Salerno con Stantup
Il primo evento è stato “ABC del Reseller”, svoltosi a inizio marzo a Salerno, organizzato da Giuseppe Dell’Acqua Brunone, imprenditore e amico di lungo corso di Assium, e Stantup, la piattaforma in outsourcing all-in-one per avviare, gestire e far crescere un fornitore di energia.
È stato il primo evento di formazione interamente dedicato ai Reseller e alle loro specifiche esigenze, che ha visto ben 150 partecipanti e 12 speaker partecipare a oltre 15 ore di formazione e dibattiti, tra cui l’intervento tenuto dal Presidente di Assium Federico Bevilacqua.
L’obiettivo dell’evento? Cercare di comprendere da più punti di vista l’ultimo anno appena trascorso, che ha visto il mercato dell’energia entrare in una forte crisi per via della pandemia e della guerra in Ucraina. Questi due macro avvenimenti hanno portato a un forte aumento di prezzi e a una crisi generale che ha aumentato i fattori di rischio in tutte le aree chiave del business.
L’evento è stato aperto da Alessio Dell’Acqua Brunone, Direttore Generale di Stantup, che ha voluto mettere il focus subito sull’importanza del lavoro di squadra: «È essenziale nei momenti di crisi – ha esordito Dell\’Acqua Brunone – Il team di un’azienda dovrebbe essere come una colonia di formiche, che fanno gruppo e superano ogni difficoltà. Insieme, con collaborazione e coordinamento, riescono a fare cose che per il singolo sarebbero impossibili. Ecco, questo è un team. Smettere di pensare al singolare e guardare al gruppo».
Tenere a mente le cose importanti, ma senza dimenticare il quadro generale: «Non possiamo negare che qualcosa si è inceppato – ha aggiunto Giuseppe Dell’Acqua Brunone, CEO e Co-Founder di Stantup – Tante società di vendita sono fallite ed è notizia quotidiana di imprenditori e manager che vogliono vendere tutto, uscire dal settore o ricollocarsi in altre realtà. È una situazione veramente complessa e delicata».
Una situazione che va maneggiata con cura, in cui è fondamentale aiutare il consumatore a scegliere, a gestire in modo oculato le utenze, facendolo sentire al sicuro e permettendogli di affidarsi a un professionista serio, preparato e certificato, che persegua davvero il suo interesse, in un’ottica di risparmio di tempo e denaro, i due asset principali per chi fa impresa. Un professionista come i nostri Utility Manager.
«Oggi i clienti non sono più quelli che ci aspettano con entusiasmo – commenta durante il suo intervento Federico Bevilacqua, presidente di Assium – Sono disincantati, sfiduciati, amareggiati: sono quelli che hanno capito che le bollette vanno gestite e che il loro fornitore non li ha aiutati, avvisandoli che il mese successivo avrebbero pagato il triplo. Però sarebbero anche disposti a pagare per qualcuno che li prenda a braccetto e che li accompagni in un percorso di gestione delle utenze trasparente, hanno bisogno di sentirsi al sicuro, in mani competenti. Oggi i clienti hanno bisogno di qualcuno che si occupi al posto loro delle cose basilari: chiamare il Numero Verde per risolvere le problematiche con i fornitori, capire quanto andranno a pagare di costi fissi delle utenze, sapere che le bollette sono corrette… Le utenze non possono essere trattate come un’operazione di vendita: sono beni di prima necessità, che richiedono una consulenza, formata e certificata. Dobbiamo sostenere i nostri clienti, stare al loro fianco, non davanti».
Convention A.R.T.E. a Roma
Il secondo evento, cui siamo stati invitati, è stata la prima Convention di A.R.T.E., l’Associazione Reseller e Trader Energia, che si è svolta il 20 marzo nella cornice della ex-centrale elettrica di Montemartini a Roma. L\’evento, grazie al contributo portato da oltre 150 esperti provenienti dal mondo accademico, istituzionale e politico, ha rappresentato un\’occasione di confronto per analizzare le condizioni attuali del mercato dell\’energia elettrica e del gas naturale, condividendo prospettive e possibili soluzioni per il futuro del settore.
Nell\’anno termico 2022-2033 «il caldo anomalo, dovuto al surriscaldamento globale, ci ha salvato e lo stoccaggio delle materie prime potrebbe salvare il prossimo anno – ha commentato Diego Pellegrino, Portavoce di A.R.T.E. – Ma l\’incognita principale riguarda ora la riduzione dei consumi. Li abbiamo sì ridotti, un po\’ grazie al virtuosismo delle persone e un po\’ grazie al clima mite: ma nel 2023-24 ripartiranno? Ci sono poi altri due dubbi: il primo è capire a che prezzo sarà venduto il gas perché rispetto ad agosto 2022, ormai per il gas ci siamo “assuefatti” a prezzi completamente differenti rispetto al periodo precedente, molto più alti, siamo tutti tranquilli… Ma l\’energia è a prezzo di silenzio, 3-4 volte prima, quindi non è ancora finita».
Dall\’altro c\’è il fattore Cina: «Solo l\’innovazione può permetterci di evitare una seconda dipendenza dalla Cina per l\’approvvigionamento della componentistica relativa alla tecnologia necessaria per la transizione energetica – ha affermato Marco Ferraresi, presidente di A.R.T.E. – Qual è l\’unica soluzione percorribile? Dobbiamo avere il coraggio di scommettere sull\’innovazione e sulle note capacità del nostri ricercatori di riformare i processi industriali, per interrompere una corsa inarrestabile verso un\’altra indigeribile subordinazione».
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