Assium – Associazione Italiana Utility Manager

Oscar di Montigny sul riutilizzo dell’acqua: «Con i Water Credit, l’acqua diventa una vera opportunità di ricavo»

water credit

Durante l’ultimo webinar trasmesso su LinkedIn, Oscar di Montigny e Pietro Gorgazzini di Hypercube, società svizzera specializzata in tecnologia applicata alla sostenibilità, hanno illustrato come funzionano i water credit, il modo più efficiente di riutilizzare l’acqua, generando un ricavo ed evitando il greenwashing. Ecco come 

Acqua, bene preziosissimo, ma sempre più scarso. Per questo, sempre più costoso e influente sull’economia domestica e aziendale, se si parla di bollette. Già durante la nostra ultima convention svoltasi presso la sede di Confindustria a Bergamo abbiamo cominciato a introdurre l’argomento acqua, affiancandolo al macrotema energia, come utility dalla quale non si può più prescindere: oltre a essere il bene primario che garantisce la vita sulla Terra, è necessario anche per svolgere le normali attività quotidiane e industriali. 

Saper gestire, anzi efficientare il suo consumo non è più solo un imperativo morale ed etico, ma anche economico e politico: da poco è entrata in vigore la direttiva europea Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), che impone a tutte le grandi aziende quotate in borsa e alle PMI della filiera di rendicontare le proprie attività di sostenibilità in termini di gestione dell\’impatto ambientale, sociale e di governance (ESG) con un particolare focus sulla risorsa idrica.

Detto in parole povere: ogni azienda dovrà tracciare i mq utilizzati di acqua, dimostrando di non stare sprecandola e anzi, di inanellare un circolo virtuoso, utilizzando i cosiddetti Water Credit. Che cosa sono e come si fanno a impiegare lo hanno spiegato nell’ultimo webinar andato in onda sul canale LinkedIn di Federico Bevilacqua, Presidente di Assium, Oscar di Montigny e Pietro Gorgazzini di Hypercube, società svizzera specializzata in tecnologia applicata alla sostenibilità, che per prima ha introdotto con il supporto di KPMG i water credit compliant alla CSRD.

Già durante il suo brillante e coinvolgente speech tenuto alla convention, Oscar di Montigny ha illustrato come chi gestisce le risorse della Terra sarà sempre più strategico per l’industria e il mercato: ecco che la figura dell’Utility Manager può diventare cruciale, non solo per la gestione delle bollette o per capire a quale miglior offerente rivolgersi, ma anche per stilare il cosiddetto bilancio di sostenibilità, obbligatorio per molte aziende dal 1° gennaio 2024. 

«Chi dovrà presentarlo nei prossimi anni? Ma soprattutto come far fruttare il riutilizzo di una risorsa come l’acqua? – puntualizza Oscar – Quali azioni intraprendere per migliorare le proprie performance, o quelle dei clienti, sui vari indicatori? A chi bisogna riferirsi per un acquisto consapevole e certo dei crediti? Ecco, l’acqua è un bene carente, ma questo cosiddetto problema può diventare un’opportunità mediante i Water Credit».

Acqua, un bene scarso, da difendere

Per comprendere quanto possano essere incisivi i Water Credit, sia per la sostenibilità ambientale, ma soprattutto aziendale, bisogna fare un passo indietro, presentando una panoramica sulla situazione della scarsità idrica a livello globale. 

Il pianeta Terra è coperto per il 70% da acqua, ma solo l’1% è potabile o utilizzabile a livello industriale. Di questo 1%, siamo già del 25% al di sopra dell’uso che potremmo effettivamente fare. Interessante e allarmante al contempo è sapere che se anche riuscissimo a raggiungere tutti gli obiettivi posti da Agenda 2030 in merito alla mitigazione delle emissioni inquinanti e alla razionalizzazione delle risorse, la specie umana è destinata a morire di sete. Stante che l’agricoltura assorbe la maggior parte delle risorse idriche per attività di produzione di beni alimentari, anche efficientando l’impiego di acqua in questo settore, non si potrebbe ridurre più di tanto. Molto si può fare invece nel settore industriale, che nella prossima decade si stima andrà ad assorbire un terzo delle risorse idriche mondiali. 

Water credit e water reuse: in cosa consistono?

«Ci sono soluzioni e hanno a che fare con la water efficiency e la water reuse – spiega Pietro Gorgazzini – Finora il tema dell’efficientamento della risorsa acqua era irrilevante, in quanto considerato bene illimitato e per questo dal costo ininfluente. Ma ora il prezzo si sta alzando e quindi l’attenzione sta innalzandosi. Ora si può per esempio utilizzare 100 mq di acqua e poi invece di scaricarli, riutilizzarli quasi al 100%, dopo averli filtrati. Chiaramente finanziare tutte le aziende del mondo in questa transizione, sarebbe pressoché impossibile, ma se ciascuna facesse la sua parte, nelle sue possibilità, allora sarebbe un cambiamento vero a livello globale». 

Ecco che entrano in scena i Water Credit, ispirati al modello del Carbon Credit: un sistema peer to peer, nel quale le aziende più virtuose in grado di farsi certificare la riduzione delle emissioni, possono rivendere questo delta alle altre aziende, che ancora non hanno provveduto a farlo e che così possono compensare le proprie emissioni. 

«I problemi però in questa compravendita saltano subito all’occhio: il sottostante non è misurabile direttamente – precisa Gorgazzini – Il famoso albero piantato in Guatemala per assorbire la CO2 prodotta dalla mia azienda, di fatto quanto è efficace in tal senso? E poi, c’è un tema di frode: lo stesso albero potrebbe essere rivenduto a più aziende come unità di compensazione oppure potrebbe essere “venduto” come credito, seppur era già esistente e non piantato apposta. 

Ecco che per l’acqua abbiamo provato a ingegnerizzare un sistema che sulla carta è virtuoso, ma fallace: per evitare ogni tipo di frode, utilizziamo la blockchain, una tecnologia che consente di misurare il sottostante in modo certo. Ovvero ogni mq di acqua che viene trattato e riutilizzato, viene anche tracciato, generando un token. Il token poi può transitare da un wallet all’altro, senza sdoppiarsi né essere venduto più volte: l’azienda in possesso, che volesse poi rendicontarlo a bilancio di sostenibilità, potrà essere dismesso, quindi imputato a bilancio, evitando il double counting. Ulteriore vantaggio è per il consumatore finale, che potrà in ogni istante, andare a verificare sulla blockchain quali metri cubi sono stati recuperati e in che modo per produrre la bottiglietta d’acqua che sta utilizzando». 

Un sistema che evita anche il greenwashing: la compensazione di acqua può essere riutilizzata sul territorio in cui il token viene generato, andando a incentivare anche l’economia locale in modo diretto e reale». 

Partendo dal presupposto che oggi ogni organizzazione al mondo dovrà regolarizzarsi sotto il punto di vista della water efficiency, questo è un sistema che genera valore, perché dà un reale valore all’acqua: «Non ce ne si può più lavare le mani, né la coscienza – conclude di Montigny – Con questo sistema puoi restituire al territorio l’acqua che utilizzi con la tua azienda e generare reddito per la tua attività». 

In qualità di partner di Assium, Hypercube e Oscar di Montigny danno possibilità agli associati di Assium di entrare in contatto e acquistare in modalità diretta, senza intermediari, water credit con garanzia di origine sul territorio Italiano. Per maggiori informazioni, basta mandare una mail a info@assium.it

Per vedere il webinar per intero sul nostro canale YouTube, basta cliccare qui sotto:

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